RUOLO DELLA CARDIOLOGIA EL CONTESTO DEL PROGETTO SALUTE FEMMINILE

Dott.ssa Patrizia Presbitero

LA  PREVENZIONE  E  IL  TRATTAMENTO  CARDIOVASCOLARE  NELLA  POPOLAZIONE FEMMINILE

Nella donna i classici fattori di rischio cardiovascolare incidono in misura molto maggiore nel determinare la malattia aterosclerotica rispetto alla popolazione maschile (ad esempio sia il diabete che l’obesità costituiscono un rischio 3 volte maggiore per CAD rispetto alla popolazione maschile e anche l’ipertensione arteriosa , molto comune nelle donne in menopausa , è associata ,molto più spesso rispetto alla popolazione maschile a malattia coronarica).

Il controllo dei fattori di rischio e se e quando iniziare un trattamento farmacologico specifico richiede un attento esame che tenga conto della storia clinica e delle caratteristiche della singola paziente insieme a pochi esami di base.In particolare il ricorso alla terapia ormonale sostitutiva va vagliato con il ginecologo basandosi sulle  specificità della donna.

DIAGNOSI PRECOCE DI CORONAROPATIA NELLA POPOLAZIONE FEMMINILE IN MENOPAUSA.

E’ noto che la diagnosi di coronaropatia con il semplice elettrocardiogramma da sforzo è scarsamente affidabile nella popolazione femminile a  causa di modificazioni dell’ECG causate dagli ormoni e dall’ipertrofia cardiaca. Si è anche recentemente ridimensionato il ruolo della TAC coronarica multistrato per gli artefatti prodotti dal Calcio che , tipicamente infiltra la parete arteriosa delle arterie delle  donne anziane. E’ quindi molto importante usare tecniche più precise che si sono venute affermando negli ultimi anni come l’ECO Stress e la  RMN da stress. Queste tecniche valutando le anormalità nel movimento delle pareti del cuore sottoposto ad uno sforzo quando non gli arriva più la quantità di sangue di cui necessita hanno una accuratezza diagnostica molto alta.

TRATTAMENTO DELLA CORONAROPATIA E VALVULOPATIA NELLA POPOLAZIONE FEMMINILE  ANZIANA

Nelle donne sono più frequenti eventi acuti in assenza di malattia significativa delle coronarie in particolare legate a stati di stress emotivo importante che vanno riconosciuti e trattati in maniera adeguata. Quando è presente una malattia coronarica le arterie sono più spesse tortuose e calcifiche e sono più frequenti il vasospasmo e la dissezione coronarica che vanno affrontati con strumenti adeguati. Pur in presenza di dati molto confortanti sui risultati dell’angioplastica le donne hanno una maggiore probabilità di avere sintomi anginosi dopo la rivascolarizzazione. questo può accadere per la presenza di malattie dei piccoli vasi, o per ipertrofia cardiaca spesso causata dall’ipertensione arteriosa molto più frequente nella donna. I risultati a distanza dopo trattamento con angioplastica e stent sono ottimi e con l’approccio radiale anche le complicanze vascolari ed emorragiche si sono molto ridotte.

La stenosi valvolare aortica da degenerazione calcifica delle cuspidi è correlata all’invecchiamento della popolazione , è presente in ambo i sessi in maniera uguale ma nella nona decade di età è prevalente nella popolazione femminile. Nella donna produce un’ipertrofia del cuore maggiore che nella popolazione maschile con gradienti attraverso la valvola più alti.  La sostituzione valvolare aortica percutanea (TAVI) è diventata il trattamento di scelta soprattutto tenendo conto che il rischio di mortalità all’intervento chirurgico tradizionale nella popolazione femminile è consistente. Anche l’insufficienza mitralica soprattutto da prolasso di entrambe i lembi è affrontabile con varie tecniche e alla donna anziana con rischio chirurgico alto può essere offerta oggi una soluzione mini invasiva o percutanea.